Intervista a Claudio De Vincenti su Radio24 – con Dino Piesole
Notizie
L’equilibrio che serve nel rapporto Stato-mercato
Marcello Messori – Il Sole 24 Ore
“Per un governo che ami il mercato”: presentazione ad Oliveto Citra
Il nuovo volume di Claudio De Vincenti sarà presentato venerdì 6 settembre all’Auditorium di Largo della memoria
Tra Stato e Mercato, una visione laica per allontanare (deleterie) scorciatoie
Giuseppe Coco – Corriere del Mezzogiorno Napoli e Campania
La strada della convergenza: investimenti, competenze e nuovi modelli di governance
Il regionalismo come attuato dal 1970 ad oggi, e ancor più dopo la riforma del Titolo V del 2001, è risultato nei fatti divisivo, inefficace, e dispersivo di risorse, separando per le Regioni responsabilità di spesa e responsabilità di entrata e inducendo lo Stato a distribuire risorse senza l’onere di coordinarne e verificarne gli impieghi.
Il governo e il passo del gambero ecco come sfasciare le imprese
Il passo del gambero, questa la direzione di marcia impressa dal Governo all’economia italiana e il primo a farne le spese è il Mezzogiorno: l’incertezza finanziaria sta frenando gli investimenti, come certificato giovedì dall’Istat nel suo Rapporto annuale; il ritorno indietro su provvedimenti essenziali per la tenuta del tessuto industriale e l’incuria nel seguire le
Un Governo che premia il «non lavoro» non aiuta (davvero) il Mezzogiorno
La manovra imbocca una strada sbagliata rispetto ai bisogni del Paese e del Meridione.
I porti del Mezzogiorno siano attori (e non comparse) della «Via della Seta»
Fare della Via della Seta una grande opportunità per il Mezzogiorno. I porti del Meridione, se il Governo farà la sua parte, possono esserne attori e non comparse.
Avremmo bisogno di più crescita, invece rischiamo una «gelata»
L’Italia e il suo Mezzogiorno hanno bisogno di un contesto di politiche di sviluppo nella stabilità.
E’ l’ora della responsabilità verso i lavoratori dell’Ilva
Nessuna pur comprensibile esigenza politica faccia velo alla questione che tutti devono avere a cuore: il destino di oltre ventimila lavoratori, delle loro famiglie, delle loro comunità